martedì 6 novembre 2012

Lucca Comics tra dottori e armadilli


Inizialmente volevo scrivere un unico lungo post intitolato “Lucca, Fuori orario, armadilli, Doors, dottori e varie. Ed eventuali”, con un bel po’ di carne al fuoco. Salvo poi pensare che sarebbe stata pure troppa e quindi meglio spiezzarlo in due parti… bieca trovata commerciale.

Iniziamo dalla giornata di sabato 3 Novembre, quando sono andato al Lucca Comics. Direi una buona occasione per scrivere qualche considerazione qua e là e allentare un po’ il blocco del blogger medio. Quell'entità che ad ogni “Crea nuovo post” si piazza davanti allo schermo chiedendomi: “Allora di cosa vuoi scrivere a questo giro? Non vorrai mantenere lo stesso argomento degli ultimi 3 interventi che hai fatto? Differenzia un po' le tue proposte. Oh però fai presto”.




E’ la seconda volta che partecipo al Lucca Comics, la prima era stata un 3-4 anni fa in compagnia di un ragazzo conosciuto su un forum e facendoci il viaggio in treno. Il ritorno fu segnato da un’attesa interminabile in stazione, ma l’esperienza fu comunque positiva.
Quest’anno, accodatomi ad amici, la partenza è fissata alle 7 antimeridiane. Dopo le pratiche di consultazione del percorso da intraprendere ci si mette in viaggio… sperando che il tempo sia clemente, perché un evento del genere che si svolge principalmente tra le strade del centro, piene di cosplayer e gente normovestita, con la pioggia può diventare un attimino incasinato.
Siamo fortunati dato che superate le piogge sparse sull’autostrada a Lucca il cielo è nuvoloso ma alla fine tiene.
Una precisazione d’obbligo: non sono un grande lettore di fumetti. Dopo avere abbandonato anni addietro il quindicinale del simpatico Uomo Ragno di quartiere in particolare (un giorno ci torno su questo argomento, promesso) e le storie Marvel in generale, i miei rapporti con questo mondo si sono limitati a sporadici acquisti e poche letture. Così a memoria: l’innamoramento per Watchmen e l’acquisto di un numero degli X-Men per completare il crossover Maximum Security… che a ripensarci era anche alquanto pezzente come lavoro, ma oh mi seccava il fatto che me ne mancasse un pezzo. Poco altro. Tra l'altro vedo adesso che sono passati la bellezza di 10 anni da Maximum Security, apperò.
Ma a parte questo un giro al Lucca Comics me lo sono concesso comunque, per fare qualcosa di diverso, per riassaporare un po’ l'odore del fumetto e per vedere un po’ di gente travestita nei personaggi più improbabili, of course.
Vuoi perché sono uno sfaticato vuoi per non consumare troppa batteria del cellulare, che già di suo se mi dura una giornata è grasso che cola, non ho fatto manco una foto da allegare ma cercherò di fare mente locale…
Qualche cosplay:
- Batman in varie fogge. Al di là del personaggio evergreen deve aver fatto molto del lavoro l’ultimo film di Nolan, perché in compagnia del pipistrellone c’erano anche numerosi Bane più o meno pezzenti… si andava dal tipo con il costume bruttissimo ma grosso abbastanza di suo per eludere i commenti negativi, a quello con la maschera davvero ben fatta al Bane in versione “Flagello” direttamente dal film Batman&Robin (brrrr). E, cosa più interessante, varie ragazze negli attillati panni della Catwoman-che-non-viene-mai-chiamata-Catwoman di Anne Hathaway, e diciamo che qualcuna faceva la sua figura. Non mancavano neanche i Joker… chissà quanti ce n’erano nel 2009???
C’era anche una colorita comitiva di villains in versione cartoon anni ’90 (serie animata che era tanta roba).
Peccato per l’assenza del Batman della serie anni ’60 che correva con la bomba in mano.
- Vendicatori come se piovesse. Qualche Thor, molti Cap (compreso un bambino con costume ultrabombato), pochi Hulk che viene difficile ingigantirsi e poi faceva un po’ fresco. Un certo numero di Vedove Nere, scusa più che valida per andare in giro atteggiandosi a zoccole dai rossi capelli… livello "perversione nerd" in aumento. C’era anche qualche Occhio di falco, peccato fossero solo in versione The Avengers il film, perché una foto con un tizio mascherato di viola vestito me la sarei fatta fare.
Ed ovviamente anche un certo numero di Iron Man, sai il fascino del playboy miliardario, da acquistare almeno per un giorno a una fiera del fumetto. Da segnalare un ragazzo che se la giocava per il costume più da poveraccio: un guanto rigonfiato pitturato come una delle mani dell’armatura, un cerchio appiccicato sulla maglietta ad altezza petto e… barbetta alla Tony Stark con occhiali da sole. Ci siamo sprecati eh? Che poi mi ha pure puntato contro il suo guanto propulsore farlocco urlando “Aaah c’è uno con la maglietta di Batman!” …
Faceva il paio con un Wolverine dai temibili bastoncini in carta stagnola al posto degli artigli.
-  Un quantitativo notevole di tizi vestiti come il protagonista di Assassin’s Creed.
- Aracnidi vari: Uomo Ragno, Uomo Ragno col costume nero (del film. Spider-Man 3. Non voglio parlarne) appollaiato sulla statua di un leone, Spider Man col costume da Spalding Man dell’ultimo film, Venom, Carnage. Ci mancava qualche Ben Reilly o Ragno Rosso.
- Personaggi di Naruto di cui non conosco il nome.
- Personaggi di One Piece di cui non conosco il nome.
- Personaggi di manga e anime di cui non conosco il nome.
- Ancora qualche Jack Sparrow. Non si erano estinti?
- Robottoni assortiti
- Un paio di Porco Rosso.
- Cavalieri dello zodiaco. Compreso un gruppo con pessime armature in gommapiuma o quel che era, una donna vestita da Andromeda che aveva proprio colto l’essenza del personaggio.
- Militari vari, probabile gente scappata da una partita di soft air.
- Zombi, gente insanguinata, membri della Umbrella.
- Due tizi dentro dei cartoni con le sembianze dei draghetti di Bubble Bobble.
- Un ragazzO vestito da Sailor Moon.
- La personale vincitrice del premio “Ci devi andare in giro ®” il cui costume includeva delle enormi ali di boh 2 metri l’una che la rendevano un’arma ambulante. 10 per l’impegno profuso.
- Alcuni personaggi di Pokemon: Ash, Jessie, James, Misty… in particolare una Misty post-pubertà che aveva due validi argomenti.
- Almeno 3-4 Freddy Kruger, di cui uno che andava in giro per la strada tenendosi le lame del guanto per evitare di accoltellare qualcuno. Te la sei cercata.
- Gli immancabili personaggi della serie di Final Fantasy e relative armi ingombranti: Squall, Cloud, Auron, un Tidus incurante del clima, Lulu, Sephirot, Yuna, Moguri, ecc.
- Altrettanto immancabili quelli usciti da Star Wars, con tanto di raduno/spettacolo verso le 14:30. Darth Vader, Jedi armati di spada laser, piloti della Ribellione, Stormtrooper e pure qualche Jawa. Bello poi come i genitori ci abbiano trascinato in mezzo anche dei teneri bambini in costume da jedi… giovani padawan pronti a essere massacrati da Hayden Christensen in versione Lato Oscuro.

Si girovaga un po’ tra mura, strade del centro, e stand vari, dove il numero di persone per metro quadro raggiunge i livelli di allarme. Ancora nessun acquisto, ma come dicevo prima non ho nulla di particolare da comprare.
Pausa pranzo per concedere tregua a gambe e stomaco, seduti in piazza esattamente di fronte al gruppetto di cosplayer meno avvenenti della fiera e un quartetto da favola composto da: due militari in scarpe da ginnastica, un Teletubbie viola che veniva preso a calci dai bambini e un Super Mario magro e senza baffi.
Alle ore 15 uno dei momenti clou della giornata: raduno dell’Antro Atomico con la partecipazione del Dottor Manhattan in carna, ossa e coppola. Chi non conosce il suo blog*, oltre a perdersi una gran fonte di risate, magari non capirà il perché sia stato appunto uno dei momenti clou.
Doc Manhattan mi è stato fatto scoprire l’estate dell’anno scorso (Calabria 2012) e da allora ho iniziato a leggere il suo blog con regolarità. Mi ha regalato tante risate, col suo stile un po’ da cazzone … ma di chi ne sa a pacchi di ciò di cui parla: fumetti, videogiochi o qualsiasi altra cosa che uno potrebbe definire da nerd. Ma non solo risate. Come lui stesso ha fatto notare dopo aver guardato i suoi post più letti.
Qualche aneddoto sulla fiera, sui wrestler e gli imprenditori dell’import-export, e una foto di gruppo che mi permetto di prendergli in prestito


E poi un rapido saluto. Un “complimenti è stato un piacere conoscerti” condito da stretta di mano che era davvero sincero, perché non è cosa da tutti i giorni conoscere di persona qualcuno che ti ha regalato tante ore di divertimento che avresti altrimenti sprecato in attività costruttive e produttive, e che per molto tempo aveva le fattezze di un puffo troppo cresciuto e dotato di poteri praticamente divini (il Doc di Watchmen eh).
Qualcuno che ha anche un po' di merito colpa se il sottoscritto si è deciso a dedicare parte del suo tempo a questo blog che state leggendo. Facendo anche le ore piccole per cercare di concludere un aggiornamento.

Scappato dal raduno facciamo tappa allo stand centrale dove faccio finalmente qualche acquisto.
No, non ho comprato l'uovo di Xenomorfo da 600 euri, "Si illuminerebbe anche, solo che non abbiamo la presa a cui attaccarlo". Eh beh.
Ho preso i 4 volumi di Kick-Ass 2 al bancone Panini. Il primo Kick-Ass me l'ero letto in inglese l'anno scorso durante il volo di ritorno da New York. Divorato e piaciuto, molto più del film. Che poi John Romita Jr. è pure il mio disegnatore preferito.

Arrivo quindi a quello che era diventato il secondo obiettivo di giornata. Stand Bao per comprare i due volumi a fumetti di Zerocalcare.
Come molti immagino, anche io ho scoperto Zerocalcaro grazie al sui blog sull'internetto, manco ricordo più come ci fossi arrivato. Inizialmente qualche lettura svogliata, poi inizia a piacermi quello che vedo/leggo e vado a ritroso per leggermi le vecchie vignette.
Conseguenza logica che una volta lì allo stand ci scappasse di comprare sto bel volumetto del suo primo lavoro: "La profezia dell'armadillo" che è tipo alla 830° ristampa. Giacchecisono prendo anche l'ultimo "Un polpo alla gola".
Ma non finisce qui, troppo facile, visto che per prendere sti due fumetti c'è una folla nella migliore delle code all'italiana. Sì, perché seduto lì dietro il banchetto ci sta proprio lui, Zerocalcare.
E mi fa strano vedermelo lì davanti intento a firmar copie, perché ormai io me lo immaginavo così


Con un armadillo al fianco e una scatola di plum cake davanti. Però la scatola di plum cake c'era davvero a Lucca.
Che faccio? Prendo, pago e vado? Cazzo per una volta te la puoi far fare una dedica. E facciamocela fare, che poi la coda seppur selvaggia non pare troppo lunga...
Minimo un'ora dopo sono ancora lì ovviamente (scoprirò solo ore più tardi che la mia era una profezia dell'armadillo), con le gambe un pò indolenzite, appoggiato sulle copie in rapido esaurimento di "Un polpo alla gola", ormai amico del tizio di fianco a me.
Ma a vederlo pure lui non se la stava passando benissimo, probabilmente la notte l'ha passata muovendo la mano per aria mentre dormiva come se stesse continuando a disegnare e firmare. Tra l'altro mentre ero lì che aspettavo gli ho pure detto che poteva farci una bella storiella del lunedì sull'avventura a Lucca, magari non questo lunedì ma pure nel duemilaecredici. La proposta per un accollo del lunedì mi ha fatto guadagnare una sorta di sguardo che uccide.
Quando finalmente è giunto il mio turno (un grazie alla collaboratrice al suo fianco che ad una certa gli dice "C'è lui che sta aspettando da un pezzo... e in effetti è da un po' che lo vedo qui davanti a me") gli passo uno dei due acquisti, "Per Paoloduncan", mi ci disegna il noto armadillo e mi dileguo fra la folla accalcata dopo essermi congratulato per il suo lavoro. Piccole soddisfazioni.
Ormail la giornata volge al termine e si torna a casa.

C'è una cosa che odio quando compro un nuovo fumetto e mi piace. Che finisce subito.
La sera stessa infatti ho iniziato a sfogliare "La profezia" dicendo a me stesso di leggerne giusto qualche pagina ma di farlo con calma, di farlo durare. Naturalmente il giorno seguente l'avevo già finito tutto. Odio.
Però poco da dire, mi è piaciuto un bel po'.
Mi piace quel genere di comicità, come Zerocalcare riesca a mettere in immagini situazioni quotidiane rendendole divertenti ma anche facendo notare piccole cose a cui normalmente nemmeno faresti caso, le paranoie, certi ragionamenti, ecc.
In tutto questo con una lunga serie di brevi capitoli riesce anche a creare un quadro più ampio ed autobiografico, ma in cui a più riprese in molti sono convinto riuscirebbero a identificarsi.
Un quadro più ampio che, pur facendomi ridere, mi ha anche lasciato con un certo magone...
In particolare mi sono piaciuti, su tutti, un paio dei capitoli centrali del fumetto:
"Significati" in cui il nostro giovane Zero, con l'aiuto del suo armadillo, attribuisce a una serie di eventi un significato tutto personale e ottimistico, destinato a essere smentito. La profezia del titolo.
E il seguente "Dichiarazioni"... la paura di fare la mossa sbagliata, l'ansia di trovare il momento giusto guardando questo immaginario Guardiano del tempismo. Mi ci vedo davvero un sacco. No basta, che mi risale il magone.


*Lo trovate sulla destra di questa pagina, fra i "blog da lurkare". Non sbattetevi neppure a usare Google.

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